Si svolgerà a Grado (Gorizia) da
lunedì 8 a giovedì 11 aprile 2024 il 44° Convegno nazionale
delle Caritas diocesane, dal titolo "Confini, zone di contatto,
non di separazione". E' prevista la partecipazione di oltre 600
delegati, rappresentanti delle 218 Caritas diocesane di tutta
Italia.
"Se lo scorso anno era stato posto l'accento sulla rilevanza
delle 'periferie', lette come il luogo di nuove opportunità, di
riscatto e di crescita per l'intera comunità, tema di questo 44°
Convegno nazionale sarà invece il 'confine', pensato non come la
linea che stabilisce un tra dentro e un fuori, ma come una
porta, che permette di uscire e di entrare, che si può però
anche chiudere e bloccare", spiega la Caritas. Per riflettere
sul confine, il convegno avrà luogo proprio su un confine,
quello tra Italia e Slovenia.
La "carità" è "attraversamento di confini", come ricorda
mons. Carlo Redaelli, arcivescovo di Gorizia e presidente di
Caritas Italiana. "Tutti i confini, a cominciare da quelli che
abbiamo nel cuore e nella testa vogliamo farli diventare punti
di incontro e di riconciliazione", aggiunge. "Molte sono le
chiavi di lettura che la parola 'confine' può dare", sottolinea
don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana. "Vorremmo
fornire prospettive di futuro piuttosto che analisi del passato.
Il Convegno ci deve aiutare a fare un passo oltre. In sostanza,
come ci ha invitato a fare Papa Francesco lo scorso agosto alla
Gmg di Lisbona, dobbiamo ripensare i confini come 'zone di
contatto' e non di separazioni ed egoismi che portano
inevitabilmente a conflitti", conclude don Pagniello.
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