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Parte bene la 50/a edizione di Umbria jazz

Parte bene la 50/a edizione di Umbria jazz

Dopo Bob Dylan, Hancock e Bollani. Arriva anche Mika

PERUGIA, 10 luglio 2023, 12:46

Redazione ANSA

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Chiuso il primo fine settimana di concerti ad Umbria Jazz, per l'avvio dell'edizione del cinquantesimo anniversario, ad emergere è già un primo positivo bilancio. Musicale e non solo. Oltre che con la leggenda di Bob Dylan, il festival ha iniziato con alcuni colpi già ben assestati.
    L'Arena Santa Giuliana, quella dei grandi eventi di jazz ma non solo, ha visto andare in scena domenica sera anche un altro ottantenne con ancora energia da vendere. Il pubblico è stato infatti affascinato dal viaggio nell'iperspazio jazz di Herbie Hancock sostenuto da musicisti straordinari.
    E poi il solito "grammelot" musicale della stella Stefano Bollani, una sicurezza. Ma anche le colonne sonore dei film di Clint Eastwood ad opera del figlio Kyle con il suo quintetto ed insieme alla Umbria Jazz Orchestra e agli archi dell'Orchestra da Camera di Perugia.
    Inoltre a colpire, prima di Hancock, è stata la voce di Somi e la sua via all'afro-jazz-soul che getta un magnifico ponte tra le radici africane e la scena jazz.
    Africa e jazz che si sono incontrati anche grazie al pianista sudafricano Nduduzo Makhathini, una vera rivelazione, che nel suo piano solo è riuscito a collegare musica e pratiche rituali riuscendo ad evocare il modo in cui il popolo africano danza e canta.
    Nel suo caso l'esibizione è stata alla Sala Podiani della Galleria Nazionale dell'Umbria dove c'è un festival nel festival, e dove sono attesi ancora, tra gli altri, il trio di Brandee Younger, che suona l'arpa classica, strumento raro nel jazz (10 luglio), e la solo performance di Marc Ribot, uno dei più creativi chitarristi al mondo (15 luglio).
    Pubblico numeroso anche qua, così come in una Arena Santa Giuliana sempre calda con oltre 12mila presenze in tre giorni ma che ora è pronta con una bella sequenza di nuove star che parte con il pop elegante e leggero di Mika in programma questa sera, lunedì 10.
    Artista che torna ad Umbria Jazz proprio a sette anni di distanza precisi dalla precedente esibizione del 10 luglio 2016.
    Arena che offre anche star del jazz come Brad Mehldau in trio e Branford Marsalis con il quartetto (11 luglio), ma pure la ricerca delle radici della musica popolare americana di Rhiannon Giddens in duo con Francesco Turrisi anticipata dall'energia multiculturale di Snarky Puppy (12 luglio), il genio musicale di Ben Harper con i suoi The Innocent Criminals (13 luglio), l'attesa rilettura orchestrale (con Umbria Jazz Orchestra e Orchestra da Camera di Perugia) delle canzoni dei Police come la vede Stewart Copeland (14 luglio), la canzone d'autore più sofisticata di Paolo Conte (15 luglio) e il rock/blues del maestro della chitarra Joe Bonamassa (16 luglio).
    Il festival del jazz, anche italiano, è pure quello che va in scena al Teatro Morlacchi. Dopo Mauro Ottolini con la sua Orchestra Ottovolante che ha riletto le canzoni italiane degli anni d'oro, e Paolo Fresu con il progetto "Ferlinghetti" sulla Beat Generation, domani è atteso Gianluca Petrella con la Cosmic Renaissance.
    Petrella, un artista il cui talento gode ormai, e da tempo, di un condiviso riconoscimento internazionale, è considerato uno dei maggiori trombonisti al mondo. Per questo motivo sarà lui a ricevere quest'anno il Premio "Ambasciatori dell'Umbria nel mondo" che la Fondazione Perugia consegna ogni anno durante il festival.
    La consegna del premio avverrà proprio in occasione del concerto dell'artista alle ore 17 al Teatro Morlacchi.
    Tanta gente, da venerdì a domenica, si è riversata anche nelle piazze della città dove sono di scena i concerti gratuiti, soprattutto in piazza IV Novembre e ai Giardini Carducci, con i generi più popolari, dallo swing al blues, dal soul al funky.
    Proseguiranno poi fino al 16 luglio gli appuntamenti targati "Uj4kids", con la consueta striscia quotidiana di iniziative (laboratori, didattica, intrattenimento) riservate ai giovanissimi. Un vero successo anche quest'anno, con la Fondazione Umbria Jazz che ha rafforzato per il quinto anno consecutivo la collaborazione con Enti locali, Istituzioni scolastiche pubbliche e scuole di musica private del territorio, per avvicinare i ragazzi al fascino della musica improvvisata.
   
   

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