Centinaia di soci delle
otto sezioni umbre del Club alpino italiano e di altre
associazioni escursionistiche e ambientalistiche hanno
partecipato domenica 14, sul monte Subasio, nel parcheggio
Stazzi di Assisi alla manifestazione pubblica "per dire no alla
libera percorrenza dei mezzi a motore sui sentieri e sulle
strade forestali umbre".
L'iniziativa è stata organizzata del gruppo regionale del
Cai-Umbria insieme ad altre 27 associazioni
Nel corso della manifestazione - riferisce una nota dei
promotori - "è stata ribadita la netta contrarietà alla norma
regionale che dallo scorso dicembre ha aperto di fatto la
circolazione sulle vie di montagna ed è stata rinnovata la
richiesta alla Regione Umbria di rivederne i contenuti".
L'occasione per questa "civile e pacifica" protesta è stata
offerta dalla seconda giornata di "Cammini aperti 2024" che,
promossa dalla Regione Umbria e da Sviluppumbria, domenica
scorsa ha interessato uno dei tratti della via di Francesco del
monte Subasio. I soci del Cai erano guidati dalla neo-presidente
del gruppo regionale Cai-Umbria, Maria Luisa Spantini, che è
subentrata a Gian Luca Angeli.
Sottolineata nel corso della manifestazione la "palese
contraddizione della Regione Umbria che in qualità di capofila
del turismo slow ha promosso una iniziativa pregevole come
'Cammini aperti', ma che nello stesso tempo approva una modifica
alla normativa regionale dannosa per l'ambiente e per turismo
slow". I partecipanti alla protesta - è detto nella nota - hanno
ricevuto il sostegno alle proprie ragioni dall'assessore del
Comune di Narni Luca Tramini e dal consigliere regionale Stefano
Pastorelli, presenti entrambi all'iniziativa.
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