Avevano imposto il versamento
periodico di somme di denaro e, in alcuni casi, anche
l'installazione di slot machine. Di fronte al mancato pagamento
il sodalizio passava alle vie di fatto, come è accaduto per
un'attività a cui due persone con volto coperto da casco
integrale hanno dato alle fiamme la saracinesca attraverso un
innesco di liquido infiammabile. E' l'attività estorsiva emersa
dalle indagini dei carabinieri della compagnia Stella che hanno
dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di
delitto emesso dalla Dda di Napoli nei confronti di quattro
persone del rione Sanità ritenute affiliate al clan camorristico
dei Sequino. Le indagini hanno permesso di identificare gli
autori delle tentate estorsioni nonostante, secondo quanto
sottolineano i Carabinieri, "il clima di omertà a cui soggiace
l'intero quartiere". I provvedimenti riguardano Pasquale Amodio,
di 44 anni, Francesco Grasso, di 50, Ciro Minei, di 23 e Gennaro
Passaretti, di 27.
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