"Fateci caso ma il dibattito di
queste ore dimostra la crisi della politica. E dimostra come la
lista Stati uniti d'Europa sia l'unica vera novità. I partiti
mettono il cognome nel simbolo, noi mettiamo il progetto
politico nel simbolo. I partiti candidano leader che dicono:
votateci ma non andremo in Europa, noi diciamo chi viene eletto
sta a Bruxelles. I partiti usano le candidature per contarsi in
Italia, noi usiamo i nostri candidati per contare in Europa. C'è
una differenza strutturale tra loro e noi. Il simbolo è Giorgia
Meloni che dice: se pensate che io stia facendo bene, scrivete
Giorgia sulla scheda". Lo scrive Matteo Renzi nella e-news.
"La premier trasforma l'elezione del Parlamento Europeo in un
sondaggio sulla fiducia, scambia il voto per un autografo, non
si preoccupa del futuro geopolitico del mondo ma solo di
regolare i rapporti con Salvini. Alla Meloni non interessa
l'Italia in Europa, alla Meloni basta il consenso di Giorgia.
Parlo solo della Meloni ma potrei parlare degli altri dirigenti
politici che considerano le Europee come un sondaggio: chi fa
così distrugge la credibilità della politica", aggiunge.
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