La Cna del Veneto "ribadisce la
sua perplessità" sul Decreto Pnrr che introduce la patente a
crediti per le aziende edili, che "non si ritiene efficace per
fermare gli incidenti nei cantieri".
"Esprimiamo perplessità su questo strumento - dichiara il
presidente, Moreno De Col - principalmente per due motivi. Il
primo: questo è uno strumento che agisce solo dopo l'incidente,
mentre la sicurezza si ottiene con la formazione e la
prevenzione. A nostro avviso servirebbe piuttosto, come già più
volte ribadito, una legge di accesso alla professione che metta
un casello all'entrata. Oggi chiunque può aprire un'impresa di
costruzioni senza debiti controlli su competenze e capacità. Ciò
è inaccettabile. Il secondo motivo riguarda l'esclusione dalla
patente delle aziende in possesso di certificazione Soa, un
incomprensibile esonero per chi si ritrovi quindi a possedere
solo una certificazione cartacea necessaria per acquisire
appalti pubblici oltre determinate soglie, che non certifica la
sicurezza. Se la patente a crediti potrebbe rappresentare un
deterrente sulla carta, temiamo che alla resa dei fatti non sia
sufficiente né funzionale per distinguere le imprese corrette da
quelle meno corrette - conclude - se non vi siano a monte
funzioni di controllo".
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