Il 40% delle pmi italiane che ha
usufruito dei voucher per l'internazionalizzazione, affidandosi
a manager esperti, ha aumentato il presidio sui mercati esteri e
il 38% ha visto crescere il fatturato oltreconfine. Inoltre un
terzo di queste aziende è orientato a trasformare il rapporto
con il manager da temporaneo a strutturale. E' quanto emerge
dall'Osservatorio di 4.Manager, che ha elaborato i dati 2018 del
Mise relativi al voucher per il 'Temporary Export Manager': una
misura che ha consentito, per un importo di 35 milioni di
euro,di assegnare 1.968 voucher alle imprese che si sono avvalse
di manager esperti dei mercati esteri.
"Le imprese che hanno fruito del voucher per incrementare le
competenze manageriali dedicate all'internazionalizzazione sono
diventate più competitive sui mercati esteri", spiega il
presidente di 4.Manager e Federmanager, Stefano Cuzzilla, in
occasione della presentazione dell'Osservatorio nell'ambito di
Connext, l'evento di partenariato industriale promosso da
Confindustria. "Questo andamento positivo - aggiunge - ci ha
spinto ad avviare un dialogo costruttivo con le istituzioni per
adottare una misura simile per la più complessa delle sfide che
abbiamo davanti: l'innovazione. Per questo, come sistema
produttivo, abbiamo lavorato per far inserire nella Legge di
bilancio 2019 una specifica norma per incentivare le imprese a
dotarsi di 'innovation manager', vale a dire professionisti
specializzati a gestire la trasformazione imposte dalle nuove
tecnologie". Secondo Cuzzila, "è fondamentale che le imprese ora
si aprano a queste figure professionali necessarie alla loro
crescita e che la nuova misura del governo diventi nel tempo
strutturale".
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