Nel 2023 in un anno al Nord il 55%
delle infrastrutture è avanzato secondo i programmi, rispetto al
48% nel 2022; il 29% ha registrato qualche rallentamento (32%
nel 2022); il 16% è risultato in ritardo (contro il 20% del
2022). Il dato emerge dal rapporto 2023 dell'Osservatorio
territoriale sulle infrastrutture, curato da Confindustria, che
monitora 83 grandi interventi nel Nord Italia.
Nel corso dell'anno appena trascorso si sono concluse quattro
opere: la A4 Torino-Milano, le connessioni ferroviarie al
Gottardo, l'adeguamento tecnologico Chiasso-Monza-Milano, La SP
46 Rho-Monza, e la SP 233 Varesina. Ne sono state inserite tre
nuove: il raddoppio della ferrovia Codogno-Cremona-Mantova, il
Porto fluviale Mantova Valdaro e il terminal aeroportuale di
Venezia.
Complessivamente nel 2023 gli interventi monitorati
dall'Osservatorio hanno visto un avanzamento migliore rispetto
all'anno precedente pari all'8%, con una riduzione del 4,5% di
quelli in ritardo e del 3,2% delle opere in leggero ritardo.
Le migliori performance riguardano i sistemi portuale,
aeroportuale e dei centri intermodali, e i nodi metropolitani di
Genova, Venezia e Bologna. Qualche rallentamento si rileva per i
corridoi Mediterraneo, Baltico-Adriatico,
Scandinavo-Mediterraneo, Tirreno-Brennero (rimasto invariato
rispetto allo scorso anno), il sistema pedemontano e il nodo
metropolitano di Torino. Più in sofferenza risultano il
Corridoio Reno-Alpi, il sistema dei valichi alpini e il nodo
metropolitano di Milano.
Destano preoccupazione i ritardi sul sistema dei valichi
alpini e sul Corridoio Reno-Alpi, anelli fondamentali per
garantire i collegamenti con il resto dell'Europa continentale.
Per quanto riguarda gli interventi inseriti nel Pnrr e quelli
che hanno un Commissario Straordinario, il 100% ha registrato un
avanzamento nel corso del 2023. Di quelli inseriti solo nel
Pnrr, l'88% è avanzato rispetto al 2022 e il restante 12% non ha
fatto progressi. In particolare, la tratta ferroviaria
Albairate-Abbiategrasso sulla linea Milano-Mortara e la
circonvallazione ferroviaria di Trento sulla linea del Brennero,
nel corso del 2023, sono state tolte dai finanziamenti del
Piano.
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