Nidec Asi, parte della Divisione
Motion & Energy del Gruppo Nidec, e i partner di Rti (Icop, Step
Impianti e Ceisis), sono stati scelti dalla Autorità del sistema
portuale del Mare Adriatico Orientale per l'elettrificazione dei
moli V e VII, deputati all'attracco di traghetti merci e navi
porta-container, nel Porto di Trieste.
L'obiettivo, in questa che è una delle aree più movimentate
dello scalo, è ridurre le emissioni nell'area portuale e nelle
zone urbane circostanti, aumentando efficienza e sicurezza della
rete portuale e riducendo l'inquinamento acustico causato da
grandi motori sempre accesi.
Dunque, tecnologie 'cold ironing' consentiranno di alimentare le
navi attraccate alla banchina a motori spenti tramite energia
elettrica erogata dall'entroterra portuale. Con i sistemi shore
to ship Nidec ASI, il Molo V sarà alimentato con una potenza da
3.5MVA a 11kV in tre differenti punti di connessione e il Molo
VII con potenza da 7.5MVA a 6.6kV.
Si tratta del 5/o e 6/o progetto europeo di elettrificazione
delle banchine che si aggiudica la società, dopo i porti di Prà,
Genova, Sète (Francia) e La Valletta (Malta).
I due progetti saranno completati entro il secondo e terzo
trimestre 2024 e fanno parte di un più ampio programma di
investimenti sul 'cold ironing' a Trieste, programma per il
quale l'Autorità portuale è stata tra le prime in Italia ad
utilizzare i fondi ministeriali assegnati. Gli investimenti
complessivi che l'Autorità sta mettendo in campo nei due scali
di Trieste e Monfalcone ammonta a 125 milioni di euro.
Dominique Llonch, Ceo di Nidec Asi, ha annunciato il proprio
"impegno in prima linea nella trasformazione energetica di uno
dei porti italiani con maggior peso strategico a livello
internazionale".
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