Il giudice inglese Edward James
Mellor ha definito "schiaccianti" le prove emerse, in attesa di
pubblicare, entro 21 giorni, le motivazioni della decisione.
Secondo quanto stabilito dal giudice Craig Wright non è Satoshi
Nakamoto, non ha creato Bitcoin, non ha creato il software
originario e non ha scritto il whitepaper di Bitcoin, il
documento iniziale con le caratteristiche del protocollo diffuso
dall'ancora misterioso Nakamoto.
"Nell'ambiente degli appassionati di Bitcoin - commenta
Gianluca Grossi di Criptovaluta.it - nessuno ha mai dato grande
credito alle rivendicazioni di Wright. Copa ha contestato con
successo centinaia di documenti che Wright affermava
dimostrassero la coincidenza tra la sua persona e lo pseudonimo
inventore di Bitcoin. Centinaia di documenti che sia i periti
delle parti, sia il giudice Mellor hanno ritenuto senza ombra di
dubbio manomessi. Con questa causa cessano anche le
rivendicazioni di Wright sulla proprietà intellettuale di
Bitcoin".
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