"Le minacce informatiche sono state
identificate come un rischio sistemico per la stabilità del
sistema finanziario europeo. Ma gli attacchi informatici tendono
a essere sottostimati".
Lo ha detto Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo
della Bce, all' Euro Cyber ;;Resilience Board per le
infrastrutture finanziarie.
"Si stima che il costo annuale associato superi i 200
miliardi di dollari a livello globale" ha aggiunto
sottolineando che "i rischi continuano a crescere" e l', l'Euro
Cyber ;;Resilience Board "offre un forum unico che riunisce le
infrastrutture finanziarie paneuropee, i loro fornitori di
servizi critici, i supervisori delle banche centrali e altre
autorità chiave europee per discussioni strategiche sui rischi
informatici".
Cipollone si è soffermato in particolare sul ruolo delle
criptovalute come metodo di pagamento richiesto dagli aggressori
di ransomware (virus che prende il controllo del computer con
richiesta di un riscatto in genere in bitcoin ndr.) e "
l'evidenza empirica mostra una forte correlazione tra
l'esposizione al rischio informatico, l'attenzione degli
investitori verso le criptovalute e il prezzo del bitcoin. Ciò
crea un circolo vizioso tra il rischio informatico e le
valutazioni delle criptovalute. I maggiori rischi informatici
aumentano le aspettative sulla domanda di criptovalute,
spingendo al rialzo i prezzi delle criptovalute. A loro volta -
ha concluso Cipollone - i prezzi più alti delle criptovalute
aumentano gli incentivi e le risorse per gli attacchi
ransomware".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA