Piazza Affari archivia la settimana
debolmente (Ftse Mib -0,22% a 21.105 punti), così come il resto
delle Borse europee. A frenare i listini è, da una parte,
l'incertezza del dialogo tra Cina e Usa sui dazi e, dall'altra,
l'avvicinarsi del voto europeo. Tiene però lo spread tra btp e
bund che chiude la giornata in lieve calo a 276 punti. Ad cedere
sono soprattutto le banche dopo il rimbalzo della vigilia. Male
soprattutto Banco Bpm (-3,2%) e, a seguire, Creval (-2,84%), Ubi
(-2,03%) e Unicredit (-2,02%). Il divorzio tra la Juventus e
Massimiliano Allegri non provoca scossoni al titolo che registra
un rialzo dell'1,7 per cento. Segno positivo anche per Moncler
(+1,33%) e Salini (+1,1%) mentre si allungano i tempi per il
salvataggio di Astaldi (-1,18%). Tiene poi Fca (+0,94%)
nonostante il calo delle immatricolazioni in Europa. Tra i
titoli sotto vendita invece Saipem (-2,84%) e Poste (-2,23%).
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