E' morta a 81 anni Hebe Uhart,
considerata una delle più grandi scrittrici argentine
contemporanee. Maestra del racconto breve, schiva, ritrosa, per
nulla interessata al successo, la Uhart, scomparsa l'11 ottobre,
era nata a Moreno, in provincia di Buenos Aires il 2 dicembre
nel 1936, da madre di origini italiane, aveva studiato e poi
insegnato filosofia e esordito nella narrativa nel 1962 con la
raccolta di racconti "Dios, San Pedro y las almas". Ha
pubblicato numerosi libri di racconti, principalmente con case
editrici indipendenti. Lo comunica la casa editrice Jaca Book.
In Italia è stata una delle prime autrici della collana di
narrativa internazionale di Jaca Book, "Calabuig", che l'ha
fatta conoscere nel nostro Paese con la pubblicazione delle due
raccolte, entrambe tradotte dallo spagnolo da Maria Nicola,
'Traslochi' in cui mette in scena, attraverso il trasloco di una
famiglia nell'Argentina rurale, incanti e misteri di vite
apparentemente piatte e 'Turismo urbano' Negli 8 racconti di
quest'ultimo libro, sono protagonisti artisti, professori,
amanti della cultura. Negli ultimi dieci anni la Uhart si è
dedicata soprattutto alle cronache di viaggio.
Nel 2015 ha ricevuto il Premio a la Trayectoria Artistica del
Fondo Nacional de las Artes, attribuito in passato a Jorge Luis
Borges e Ricardo Piglia.
Misurata nelle parole, concentrata sull'essenziale, la Uhart è
riuscita a tirare fuori e mostrare l'eccezionalità di fatti
ordinari.
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