"Ogni volta il 25 aprile è un momento
di riflessione, lo è da circa 80 anni perché non è mai stata una
data accettata dalla minoranza filo fascista e ogni volta è un
problema spiegarne il senso e l'importanza". Lo ha detto il
professore emerito dell'università Aldo Moro di Bari, Luciano
Canfora, durante un incontro pubblico, in vista della festa
della Liberazione, promosso nel capoluogo pugliese da Cgil
Puglia, Flc Cgil Puglia, fondazione Di Vittorio e Link
coordinamento universitario di Bari.
"Via via - ha aggiunto Canfora - le generazioni che si
susseguono avranno questo compito, finché ci sarà permesso".
Canfora ha aggiunto che la distanza dal fascismo a oggi è
"brevissima perché sono passate solo un paio di generazioni e
quelli che militavano nella repubblica sociale sono stati attivi
politicamente per oltre 40 anni". "I più giovani - ha
evidenziato - educati da loro sono saliti su cariche importanti,
quindi il problema è sempre aperto ed è necessario fare capire
che l'arco costituzionale, che era importante per la nostra
storia, è saltato".
Canfora ha inoltre detto che "partigiano vuol dire che sta da
una certa parte, e si batte per quella parte. Nel nostro caso è
sottinteso che si tratta di quella causa per la quale molti
morirono e gli altri, che sopravvissero, scrissero la
Costituzione italiana".
A chi gli chiedeva quali atti possano essere compiuti oggi in
nome di quei valori, il filologo ha precisato che "sono la
critica, la capacità critica che è l'arma più importante in
assoluto. Ed evitare che la storia venga dimenticata, quindi
farsi capire, spiegare, raccontare e applicare i primi 11
articoli della Costituzione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA