È Generazione Taranta il tema della
27/a edizione della Notte della Taranta, la manifestazione che
racconta la musica e la cultura popolare salentina e che il 24
agosto culminerà nel concertone di Melpignano, in provincia di
Lecce. L'annuncio è stato dato nel corso della conferenza
stampa, a Bari, in cui sono stati forniti i dettagli
dell'evento.
"L'obiettivo è raccontare i giovani cresciuti con la Notte
della Taranta", ha spiegato Gabriella Della Monaca, responsabile
della comunicazione, evidenziando che si tratta di "una
generazione che accetta le differenze culturali e promuove un
ambiente sociale aperto al dialogo, all'inclusione, alla
diversità".
Maestro concertatore è Shablo, musicista, produttore,
manager, dj e discografico italo-argentino, che ha accettato
l'invito della fondazione La Notte della Taranta con entusiasmo.
"Sono particolarmente onorato - ha detto - di poter lavorare
alla Notte della Taranta 2024. Amo esplorare mondi sonori sempre
nuovi e alla Notte della Taranta cercherò di portare una visione
un po' fuori dagli schemi".
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha
dichiarato che "il maestro concertatore è come il piccolo
chimico che deve mettere insieme istanze musicali diverse e che
si rivolge a un pubblico affezionato ma che pretende anche che
la spianata meravigliosa di Melpignano sia lo 'stargate' verso
il mondo". Emiliano ha poi ammesso, rivolgendosi al maestro
concertatore, di avere la "curiosità di sentire te, Shablo, e
gli altri che lavorano al concertone, mentre elaborate questa
musica salentina preziosissima". "Ti accorgerai - ha continuato
Emiliano - che il ritmo dei tamburi è il ritmo della battaglia
di pace e giustizia da portare in giro per il mondo".
Shablo, ha concluso Ivan Stomeo della fondazione La Notte
della Taranta, "è una idea rivoluzionaria rispetto al percorso
che abbiamo fatto e sintetizza al meglio il lavoro di questi 26
anni".
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