"La Notte della Taranta
è una presa di coscienza formidabile che permette di progettare
un futuro più attraente di quanto non sia il presente". Lo ha
dichiarato lo storico d'arte Philippe Daverio al termine della
sua visita alla Cripta di Santa Cristina di Carpignano
Salentino, ospite del Festival. Dopo la lectio magistralis ad
Acaya nell'ambito del festival, Daverio ha voluto ripercorrere
due siti storici del Salento già visti e decantati nei suoi
lavori televisivi. "Ci sono due meccanismi per la presa di
coscienza - ha detto - quello punitivo che tentiamo di evitare e
quello divertente e festoso che comunica più facilmente di
tutti. Questo evento estivo che prende le persone e le
reinteressa ad una cosa complessa, che va dalla musica alla
percezione visiva e anche all'individuazione del paesaggio, e
che li rende in qualche modo interessati a inventare non solo se
stessi, non solo a scoprire il passato ma usare se stessi e il
passato per progettare il futuro, è formidabile".
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