(V. 'Acquaroli, dal Cipess...' delle 15:34)
Il via libera del Cipess (Comitato
interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo
sostenibile)
all'Accordo firmato il 28 ottobre scorso ad Acqualagna sblocca
in totale 532,5 milioni di euro, tra le risorse del Fondo di
sviluppo e coesione 2021-27, pari a circa 333,6 milioni di euro
che vengono destinati a opere infrastrutturali, e le risorse del
Fondo di rotazione, pari circa 154,3 milioni di euro, destinati
ad altri settori: imprese, turismo, cultura, inclusione sociale,
istruzione e formazione, più altre risorse ordinarie nazionali
pari a 44,5 milioni.
Con questi fondi la Regione, informa una nota, "sarà in grado
di fronteggiare alcune delle tante emergenze e delle priorità
che sono fondamentali per lo sviluppo socioeconomico e
infrastrutturale". Le azioni finanziate miglioreranno infatti
"la competitività del sistema produttivo e la viabilità
dell'intero territorio regionale".
L'attività di confronto tra il Governo e la Regione ha
garantito "la necessaria complementarietà con le altre risorse
già attive sul territorio, quelle della nuova programmazione
comunitaria Fesr e Fse plus, ma anche quella del Pnrr. In
particolare, la scelta strategica della Regione Marche in
riferimento ai fondi Fsc 2021-2027 (333,6 milioni di euro) è
stata quella di puntare prevalentemente sulle reti di trasporto,
con una concentrazione di circa il 68% delle risorse destinate
alla realizzazione e completamento delle strade e sulla piena
utilizzabilità dei porti. Si tratta di 16 interventi di importo
significativo, evitando la dispersione a pioggia su piccole
opere di scarso impatto.
Per quanto riguarda la dotazione del Fondo di rotazione
(154,3 milioni di euro), sono stati previsti interventi riferiti
a obiettivi di coesione economica, sociale e territoriale, ma
non inseriti nella tradizionale programmazione Fesr e Fse plus,
quali ad esempio gli interventi per sostenere un turismo di
qualità e inclusivo o per il sostegno al settore cultura:
elementi strategici per il rilancio e il potenziamento del
territorio, oltre a interventi di sostegno al tessuto
imprenditoriale e di salvaguardia dell'occupazione che non erano
strettamente riferibili alla programmazione Fse plus.
Nell'ambito dell'Fsc, si evidenziano in particolare i lavori
sulla Pedemontana delle Marche, che consentiranno lo sviluppo di
una rete stradale alternativa a quella sulla costa, che doterà
l'entroterra di un collegamento veloce, con il duplice obiettivo
di decongestionare il traffico sull'Adriatica e, nel contempo,
di garantire collegamenti migliori con l'entroterra,
contribuendo così al rilancio delle aree interne in termini di
raggiungibilità, attrattività e competitività. Nell'ambito della
connessione tra la SS76 e la E78 si concentrano gli interventi
sulle tratte Fossombrone-Pergola (50 milioni di euro), sulla
Serra Sant'Abbondio-Cagli (40 milioni di euro) e sulla
Carpegna-Lunano (27 milioni di euro), e per l'aggiornamento del
progetto tratto Fabriano Est-Sassoferrato (5 milioni di euro).
Sempre nell'ottica di decongestionare il traffico sulla strada
SS16 Adriatica si segnalano gli interventi di connessione della
Lungotenna all'Autostrada A14 (24 milioni di euro), la bretella
di collegamento tra la SS77 e la SS16 Adriatica (26 milioni di
euro) e le varianti alla SS16 Adriatica a Fano (30 milioni di
euro) e Porto Potenza Picena (11 milioni di euro). Previsti
inoltre il collegamento Villa Potenza-Sambucheto (30 milioni di
euro); Mare-Monti, realizzazione del bypass Molini Conceria
(SP219) (15 milioni di euro); l'ammodernamento della viabilità
sulla Mezzina (11,1 milioni di euro); la manutenzione
straordinaria per lavori di dragaggio del porto di Fano
(2,5milioni di euro); lavori di dragaggio e di completamento di
opere previste nel Prp del porto di Senigallia (2,5 milioni di
euro); l'ampliamento in sede SR502 Jesi-Cingoli (13 milioni di
euro); l'ammodernamento SS433 Val d'Aso(3 milioni di euro); il
bypass Montecchio-Rio Salso (5 milioni di euro).
Sono destinati fondi alla viabilità per la struttura
ospedaliera San Claudio di Campiglione di Fermo (28,2 milioni di
euro) e per la viabilità di accesso nuova struttura ospedaliera
Ancona-Sud Aspio (7 milioni di euro). Infine 3 milioni di euro
andranno all'assistenza tecnica all'Accordo.
Il Fondo di rotazione è destinato invece a circa 60
interventi in diversi settori: rivitalizzazione del tessuto
socio-economico delle comunità locali unitamente alle attività
di recupero, riqualificazione e valorizzazione dei borghi e
centri storici delle Marche; tutela e valorizzazione in chiave
integrata degli attrattori culturali e naturali valorizzando la
capacità turistica regionale; rafforzamento e la strutturazione
nel territorio dei sistemi e delle reti dei luoghi della
cultura; sostegno economico a progetti integrati di sviluppo
realizzati dalle imprese e dalle cooperative; azioni di politica
attiva finalizzate agli aiuti alle assunzioni, oltre
all'attivazione di strumenti finanziari specifici per il
sostegno alla creazione di impresa; azioni per l'adattamento dei
lavoratori e delle imprese ai cambiamenti del mondo del lavoro
quali: azioni di formazione per i lavoratori, misure di aiuto
alle stabilizzazioni, percorsi e progetti per la sicurezza sul
lavoro; azioni di sostegno all'inclusione attiva quali: aiuto
alle assunzioni di soggetti appartenenti a categorie
svantaggiate compresi disoccupati di lunga durata, contributi
erogati agli Ambiti territoriali sociali per disabilità, servizi
educativi ai minori e sostegno ad anziani non autosufficienti.
Il riparto tra le aree tematiche del Fondo di rotazione è il
seguente:
• 37,5 milioni di euro per il settore trasportistico (strade e
porti); 51,5 milioni di euro per la competitività e imprese nel
settore del turismo: 11,9 milioni di euro per le attività
culturali; 3,4 milioni di euro per la competitività e imprese
industriali/artigianali e cooperative; 25,8 milioni di euro per
lo sviluppo dell'occupazione e del lavoro; 13,9 milioni di euro
per istruzione e formazione; 9,6 milioni di euro per interventi
nell'ambito del sociale e della salute a favore dei soggetti
deboli; 0,6 milioni di euro di assistenza tecnica.
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