BOLOGNA - "L'obiettivo non è il premio finale per i tre vincitori, ma fare in modo che i ragazzi possano mettersi in gioco con la loro inventiva e le loro conoscenze". Il concorso Welcome to Automation, in corso oggi a Bologna e Napoli, nasce proprio da questo presupposto, come ha spiegato Daniele Bollano, presidente di giuria e responsabile della qualità e della formazione di Balluff, l'azienda che lo ha organizzato. "L'idea è unire aziende e scuole, per incentivare la conoscenza dell'automazione nei ragazzi, con un orientamento alle nuove tecnologie e a quello che oggi il mercato richiede su Industry 4.0".
Gli studenti degli Istituti tecnici e professionali, provenienti da tutta Italia, hanno così avuto modo di sperimentare, creare e lavorare in team per costruire un robot utile alla società. "La collaborazione in gruppo è uno degli aspetti fondamentali di questa iniziativa - ha affermato Bollano -, trovare una sinergia comune per sviluppare un progetto". Tutto comincia con l'esperienza scolastica, ma poi bisogna andare oltre. "Non devono esserci limiti, perché la conoscenza è importante, ma uno dei requisiti principali che l'industria richiede in questa quarta rivoluzione industriale è la formazione".
Laura Garone, membro della giuria e senior project manager della Dual Concept Srl, società di formazione della Camera di Commercio Italo-Germanica, si occupa proprio della ricerca di nuovi talenti, da inserire nei percorsi di formazione duale. "La giornata di oggi è un bellissimo esempio - ha commentato - di come in Italia dal punto di vista della formazione stiamo andando verso la direzione giusta". Però c'è ancora molto da fare. "Bisogna migliorare il coinvolgimento e la comunicazione con le aziende. Balluff in questo modo è riuscita a creare qualcosa - ha aggiunto -, ma serve la partecipazione di molte più aziende. Con questi concorsi i ragazzi fanno qualcosa di pratico, non si limitano a studiare sui libri". Ne sa qualcosa il professor Michele Agati, insegnante dell'Iis Olivetti di Ivrea, che con i suoi studenti ha vinto la prima edizione del concorso e quest'anno è di nuovo in gara. "Grazie ad un'iniziativa come questa i ragazzi si impegnano in un contesto reale, una competizione con altre scuole - ha spiegato Agati - dove possono mettere in campo le nozioni apprese, la voglia di fare, l'intraprendenza e l'autonomia che si acquisisce nel corso del triennio delle superiori".
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