ERTO E CASSO (PORDENONE) - Ogni anno, durante il weekend successivo al 9 ottobre, Erto si popola di tronchi e scalpelli. Il paese del disastro del Vajont celebra così la continuità della vita, sempre in grado di rifiorire: il "Simposio di scultura su legno" riunisce numerosi artisti che per tre giorni - quest'anno 12, 13 e 14 ottobre - sono chini sui propri attrezzi da mattino a sera in via IX Ottobre 1963. E al calar dell'ultima sera del fine settimana, le sculture s'insediano nella propria nuova dimora: l'Ecomuseo di Erto, che custodisce gelosamente le opere lignee donate dagli artisti nel corso delle ultime undici edizioni. Le statue sono sapientemente disposte nella mostra permanente "Voci del bosco": nelle sale dell'esposizione, le classiche creature del folklore e gli animali della foresta si alternano ad immagini allegoriche e a intagli d'avanguardia. L'Ecomuseo ospita anche una collezione di manufatti appartenenti alla tradizione della vallata - attrezzi da lavoro, indumenti, giocattoli - e, in particolare, dedica un'intera sala all'ormai dimenticato mestiere degli ambulanti, che da Erto partivano per compiere tratte di centinaia di chilometri.
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