ERTO E CASSO (PORDENONE) - Nel folklore i luoghi - specie quelli sperduti - vengono spesso impersonati da entità impalpabili, spiriti della foresta o del focolare. Anche Erto ha un proprio avatar, che ne incarna la natura genuina e selvatica, saggia e intraprendente: lo si può incontrare a passeggio tra i faggi, abbarbicato su un costone roccioso o intento ad intagliare una Madonna nel legno. Oppure, alle prese con un nuovo racconto. Mauro Corona ha portato Erto nel mondo, con la fama dei propri romanzi tradotti in decine di lingue o grazie alle oltre trecento vie aperte sui monti dietro casa, e pur essendosi avventurato in Groenlandia e sullo Yosemite, rimane fedelissimo alla propria terra. Dove tuttora si trova il suo laboratorio, l'antro misterioso del poeta del legno, circondato di sculture abbozzate e doni degli ammiratori. Insignito del premio Bancarella, l'autore scrive di un mondo a metà tra il fiabesco ed il malinconico, tra il biografico ed il visionario, e da sempre si batte affinché la storia della sua vallata riecheggi oltre le montagne.
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