Il Centro nazionale dati
oceanografici (Nodc) dell'Istituto nazionale di Oceanografia e
di Geofisica sperimentale ha ottenuto la certificazione Unesco
che accredita la qualità dei dati gestiti dal Centro.
Il Nodc, informa l'Ogs, "è il primo e unico centro dati
marini in Italia a ottenere questo bollino di qualità che viene
conferito dall'Unesco nell'ambito del programma International
Oceanographic Data and Information Exchange (Iode) della
Commissione oceanografica intergovernativa. Il programma ha lo
scopo di migliorare la ricerca in ambito marino, facilitando lo
scambio di dati e informazioni tra gli Stati membri e venendo
incontro alle esigenze di chi li utilizza a scopo scientifico
e/o informativo".
"Ottenere questo riconoscimento significa che per l'Unesco il
nostro centro non solo gestisce dati validi, reperibili,
accessibili, interoperabili con altri sistemi di accesso e
riutilizzabili, ma che è anche in grado di garantire la
sicurezza e la loro conservazione a lungo termine", afferma
Alessandra Giorgetti, a capo del Centro dati dell'Ogs.
Attualmente - informa una nota - la rete Iode è composta da
101 centri dati in 68 stati membri tra cui Africa, America
Latina e della regione del Pacifico occidentale. Di questi, solo
11 hanno ottenuto la certificazione di qualità. Il Nodc è nato
vent'anni fa per la gestione dei dati marini e per perseguire la
scienza aperta. Oggi, il Centro gestisce l'archivio di dati
marini "più completo in Italia, comprendente oltre 460 milioni
di misurazioni, descritte in più di 150 tabelle. I dati in
archivio sono stati raccolti dal 1880 a oggi; di questi
attualmente il 75,8% è liberamente accessibile a tutti gli
utenti e il 24,1% lo è previa autorizzazione da parte di chi ha
fornito i dati".
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