Nel giallo dell'omicidio di
Roberto Basso, il tabaccaio di 64 anni di Jesolo trovato ucciso
in casa lunedì mattina, si registra la testimonianza di una
cugina della vittima che, parlando alla trasmissione 'Pomeriggio
Cinque', ha negato la circostanza secondo la quale vi sarebbe
stato "un ritardo di 3 ore" tra la scoperta del cadavere e
l'allarme dato ai carabinieri dal fratello, Andrea. "Io ero qui
lunedì mattina - ha detto la parente, che vive nella stessa casa
- Andrea stava tagliando l'erba, poi avrebbe dovuto portare il
decespugliatore a Roberto. Ero qui, e l'ho visto andar via verso
le 10-10.15. Si è recato a fare benzina, quindi in un negozio di
ferramenta, so che ha gli scontrini degli acquisti. A quell'ora
è partito per andare nella casa del fratello, ed ha scoperto
cos'era successo. Non avendo il cellulare con sé, è tornato a
casa ed ha informato la sorella. la quale ha dato l'allarme.
Nessun ritardo, non si dicano cose che non stanno nè in cielo nè
in terra. Andrea e Roberto, inoltre, si volevano molto bene".
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