Un amore smisurato per il vino e i
suoi valori, con uno sguardo sempre diretto all'innovazione e
alla ricerca della qualità che lo hanno reso uno dei padri
nobili dell'enologia toscana e italiana, e che ancora oggi, alla
soglia dei 94 anni, lo portano ad andare ogni giorno in ufficio
ed 'immergersi' nel lavoro di una vita. Ambrogio Folonari, tra i
decani dei viticoltori italiani si racconta nella sua biografia
'Nelle mie vigne. L'eredita del Cabreo' (Egea), a cura di
Emanuela Zanotti e con la prefazione di Luciano Ferraro.
Ieri la presentazione nella sede del Comune di Greve in
Chianti (Firenze), dove in autunno riceverà la cittadinanza
onoraria, alla presenza dei familiari, degli amici, dei colleghi
viticoltori come Piero Antinori e il presidente del Consorzio
del Chianti Classico Giovanni Manetti, e del sindaco Paolo
Sottani. Una lunga avventura che lo ha visto, lui natio di
Brescia, arrivare in Toscana a soli 19 anni e fare la storia del
vino toscano nel mondo, alla continua ricerca della iconicità e
dell'alta qualità. "Mio padre mi mandò in Toscana per le mie
prime esperienze sul vino - ha raccontato -. E' stata la mia
fortuna, sono venuto qui nel '49. All'università ho conosciuto
Vittorio Frescobaldi con cui subito è nata una grande amicizia.
Con lui pensavamo come migliorare la situazione del Chianti, ai
tempi non c'era spinta alla qualità del vino in Italia ma il
Chianti, allora non c'era distinzione con il Gallo nero, già si
distingueva. Poi la legge sui vini d'origine è stata una
svolta". "Nel '67 - ha aggiunto - nacque il Consorzio del
Chianti classico e alcuni imprenditori più lungimiranti avevano
già iniziato un percorso verso l'alta qualità, io mi sono unito
creando il Cabreo". Per Ambrogio Folonari "la qualità del vino è
il frutto della terra, è la qualità di base naturale, poi c'è
l'elaborazione e la ricerca di caratteristiche particolari:
questa è l'alta qualità". Nel racconto di Folonari anche tanti
aneddoti, come l'acquisto della tenuta di Nozzole, il rapporto
con Gino Veronelli, o la nascita del Galestro, bianco toscano
che fu un successo da 10 milioni di bottiglie, creato con
Vittorio Frescobaldi e Piero Antinori. Nel libro anche
l'acquisto delle Tenute del Cabreo a Greve in Chianti e la
nascita del Supertuscan Cabreo. Al fianco di Ambrogio la moglie
Giovanna, e il figlio Giovanni, presidente della Ambrogio e
Giovanni Folonari Tenute. "Mio padre ha dedicato la sua vita al
vino, lavorando nel segno dell'innovazione e nel rispetto della
tradizione - ha sottolineato -. Proseguiamo su questa strada,
con la sua presenza insostituibile e la sua grande capacità di
visione. A settembre inaugureremo la nuova cantina del Cabreo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA