Djokovic scherza, dopo l'incidente in campo col casco Il serbo colpito dalla borraccia è tornato tra sorrisi e selfie ROMA Dopo la tempesta, per Novak Djokovic, è tornato il sereno. Archiviato l'incidente che lo ha visto - suo malgrado - protagonista, il serbo è tornato sui campi del Foro Italico ed è apparso tranquillo.
La borraccia che gli è piombata in testa, in modo del tutto casuale, sfilatasi dallo zaino di un tifoso che cercava di farsi dare il cinque, non ha lasciato traccia, eccezion fatta per il bernoccolo che accompagnerà il serbo per i prossimi giorni. Il fan maldestro è corso via dopo l'incidente tra paura e imbarazzo, ma per il n.1 del circuito, ormai, è tutto alle spalle.
Passato lo spavento per quanto accaduto all'uscita del Centrale, oggi è tornato il solito 'Nole', quello con la voglia di scherzare con i fan sull'accaduto. Al punto da presentarsi a firmare autografi con un casco in testa e suscitando l'ilarità del pubblico. Un modo per evitare altri incidenti, ma soprattutto per esorcizzare un episodio che poteva compromettere il suo torneo (il primo anno in cui le borracce potevano fare il loro ingresso nel villaggio).
Una scelta per i tifosi e per superare il grande caldo senza disperdersi a comprare bottigliette di plastica. Mai avrebbero pensato, invece, a uno scenario simile. La notte passata è stata comunque serena, la certezza del fatto che quanto capitato sia stato solo un incidente ha tranquillizzato Djokovic e la ferita alla testa - che non ha richiesto punti di sutura - non ha impedito al serbo di essere regolarmente al campo 5 per l'allenamento fissato alle 13. Il serbo è entrato atteso dai fotografi e ha subito iniziato la fase di riscaldamento.
Cappellino rosso in testa, non solo per il sole cocente, e grandi applausi ad accoglierlo, proseguiti poi durante l'allenamento con lo sparring Edoardo De Filippo del CC Roma, un buon mancino di seconda categoria che ha testato la preparazione di Djokovic nella marcia di avvicinamento al match contro il cileno Alejandro Tabilo, da affrontare domenica. Stando attento a tutti i possibili inconvenienti, rappresentati, a questo punto, non solo dagli avversari.
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