/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Allegri ai saluti: 'Se andrò via, lascio una Juventus forte'

Allegri ai saluti: 'Se andrò via, lascio una Juventus forte'

Tecnico bianconero: 'La società farà le sue valutazioni' 

ROMA, 16 maggio 2024, 10:22

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Novanta minuti che non saranno gli ultimi in bianconero perché restano ancora due giornate di campionato, ma la Coppa Italia vinta all'Olimpico, con ogni probabilità, sarà l'ultimo titolo di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus.

"Se non sarò più io l'allenatore, lascio una Juve forte. Poi la società farà le sue valutazioni", le prime parole del tecnico livornese dopo aver sollevato il suo 14° trofeo.

A chi gli chiede se nei festeggiamenti finali ci fosse polemica nei confronti del diesse Giuntoli ha spiegato: "Non è successo assolutamente nulla, stavo solo festeggiando con la squadra. Io provo rispetto per la società, per gli uomini".

 


 

E poi ancora: "La Juventus è vincere, tutto si racchiude in questa frase. Abbiamo regalato una gioia a società, tifosi e a me. Sono contento della serata, vincere non è facile, ma fa parte del Dna di questa squadra". Sul futuro, invece, dovrà fare luce la dirigenza. "Ma la società ha il diritto di cambiare o meno un tecnico o un calciatore. Per me era importante vincere stasera e mi sono divertito". Allegri fa poi un passo indietro ripercorrendo una stagione a due velocità con la prima parte di campionato che aveva solo illuso i tifosi di poter competere per lo Scudetto.

"Dal 5 marzo, invece, sono passati tre mesi duri - ha detto Allegri -. La palla diventa di piombo qui. Ma i ragazzi hanno avuto le spalle larghe. Hanno fatto quello che dovevano: entrando in Champions e vincendo la Coppa Italia". Le telecamere, intanto, immortalano un Allegri che nel post partita lascia la passerella sotto la Sud con la coppa alla sua squadra, godendosi lo spettacolo seduto sui cartelloni pubblicitari dove ha ricevuto anche i complimenti del presidente, Gianluca Ferrero.

Quasi a voler fermare il tempo per godersi ogni istante di quello che probabilmente sarà il suo ultimo titolo vinto in bianconero. "Io sono realista nelle cose - ha concluso -. Sono contento di far parte di questa gloriosa società, sono stato qui otto anni e devo solo ringraziare. Alla Juventus si festeggia stasera, ma da domani la Juve si deve per vincere di più". Anche se lo farà senza Allegri.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza