Le autorità tunisine hanno
smantellato un'organizzazione criminale finalizzata al traffico
di esseri umani e al riciclaggio di denaro, arrestando 10
persone nella regione di Djebeniana, nel governatorato di Sfax.
Lo ha annunciato la direzione generale della Guardia nazionale
di Tunisi, precisando che le indagini, durate due mesi, hanno
consentito di scoprire che la rete criminale era guidata da un
individuo colpito da 7 mandati di arresto, che utilizzava
l'identità del fratello deceduto per le transazioni finanziarie,
insieme al proprietario di un punto di vendita di ferro
destinato alla fabbricazione di barche per le traversate
clandestine.
Gli altri arrestati sono accusati di essere coinvolti tra
Sfax, Grombalia, Djerba, Medenine e Nabeul "nella vendita e del
trasporto di ferro per la fabbricazione di imbarcazioni di ferro
e nell'organizzazione di operazioni di navigazione clandestina
verso l'Europa". Secondo la stessa fonte durante le operazioni
sono stati sequestrati 4 camion destinati al trasporto di ferro
nell'area di Jebeniana, nel governatorato di Sfax, (uno dei
punti di partenza prediletto dai migranti per tentare di
arrivare in Italia ndr), insieme a un veicolo utilizzato a
segnalare l'eventuale presenza di pattuglie di sicurezza, un
numero significativo di fatture false e autentiche per un valore
di circa 450 milioni di euro per l'acquisto di metalli destinati
alla fabbricazione di imbarcazioni in ferro.
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