Il 25 maggio 2018 veniva introdotto
il Regolamento europeo sulla protezione dei dati, e "da allora
sono stati comminati 5 miliardi di euro di sanzioni per
violazioni della privacy in Europa", mentre ora, "tra le
principali sfide che necessitano di soluzioni sostenibili, ci
sono gli impatti dell'intelligenza artificiale sulla vita delle
persone".
Lo si legge in una nota di Federprivacy, alla vigilia del
'Privacyday forum', un'assise che runirà professionisti del
settore ed esperti, domani, a Pisa, nella sede del Cnr.
Per il presidente di Federprivacy, Nicola Bernardi, "quando
le decisioni automatizzate degli algoritmi sono talmente
invasive da avere ripercussioni negative sulla psiche delle
persone non si può più parlare del rispetto della normativa
sulla protezione dei dati personali come di un mero adempimento
burocratico, ma specialmente con la diffusione dei sistemi di
intelligenza artificiale diventa una vera e propria questione
sociale di portata planetaria a cui vanno trovate soluzioni
sostenibili", si legge infine.
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