"Atene si è trasformata nel pianeta
di Marte" e "tra poco sul Partenone spunteranno i dromedari":
sono questi alcuni dei commenti che spopolano sui social greci,
da quando nel pomeriggio di ieri la capitale e diverse regioni
del Paese sono state ricoperte da uno spesso strato di polvere
del Sahara, a seguito di uno dei peggiori episodi di questo
genere che hanno interessato il Paese dal 2018.
Dalle colonne di marmo del Partenone, all'antica agorà
romana, i principali monumenti della capitale sono stati
inghiottiti dalla polvere africana portata dai venti che
soffiavano da sud, mentre l'intera città veniva avvolta da una
foschia arancione che ha ricordato a molti abitanti scenari dal
sapore apocalittico. I più curiosi sono rimasti affacciati ai
balconi a osservare il cielo sparire sotto uno spesso strato
arancione di sabbia, mentre gli abitanti più cauti si sono
barricati in casa seguendo le raccomandazioni degli pneumologi
trasmesse dalle televisioni. Le concentrazioni di sabbia
nell'aria, infatti, da un lato riducono la luce del sole e la
visibilità, e dall'altra contribuiscono a aumentare il livello
delle particelle inquinanti, comportando rischi per la salute
delle persone più vulnerabili e affette da malattie
respiratorie. "Si tratta di un fenomeno particolare, dovuto alle
concentrazioni di polvere africana e alle particolari condizioni
climatiche che hanno prevalso sull'Attica: i venti meridionali
che trasportavano la polvere africana si sono incontrati con
correnti più fredde provenienti da nord, facendo sì che la
polvere salisse con l'aria calda a altezze maggiori, fino a due
chilometri, e vi rimanesse. Sulle particelle di polvere si sono
riflessi i raggi solari che hanno restituito questa tonalità
rossa", ha spiegato a Kathimerini Nikos Michalopoulos, direttore
della ricerca dell'Osservatorio nazionale di Atene. La Grecia
era già stata avvolta da nubi di polvere del Sahara alla fine
dello scorso marzo e all'inizio di aprile. Il fenomeno iniziato
ieri ha iniziato a diradarsi oggi: secondo le previsioni
metereologiche, i venti stanno ora spingendo la polvere africana
a est.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA