La giudice Silvia Carpanini ha condannato cinque operai di Ansaldo Energia per le manifestazioni dell'ottobre del 2022 con il blocco del centro città e l'occupazione dell'aeroporto di Genova. Le proteste erano state organizzate per chiedere la ricapitalizzazione dell'azienda che rischiava il fallimento in assenza dell'intervento del Governo. Tredici lavoratori erano finiti a processo con accuse a vario titolo di reati come blocco stradale, accensione di fumogeni, interruzione di pubblico servizio, minacce, danneggiamento, incendio, oltre che per le lesioni a due poliziotti che sono stati però nel frattempo stati risarciti. Assolti i tre portuali che avevano manifestato in solidarietà con i lavoratori di Ansaldo.
Tra i condannati, tutti a pene comprese tra 8 mesi e un anno e due mesi, c'e il coordinatore dell'rsu della Fiom Federico Grondona che commenta: "Riteniamo le condanne sproporzionate e per questo faremo ricorso in appello".
De Palma, 'ingiuste condanne dei cinque lavoratori Ansaldo'
"Le condanne in primo grado nei confronti di cinque lavoratori della Ansaldo Energia sono da ritenersi ingiuste. E' impensabile che possano essere considerati rei di aver difeso il proprio lavoro e quello dei propri compagni e di aver impedito l'ennesima desertificazione industriale". Così in una nota in una nota Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil, commenta le condanne inflitte in primo grado a cinque lavoratori dell'Ansaldo per le manifestazioni dell'ottobre del 2022 con il blocco del centro città e l'occupazione dell'aeroporto di Genova. "Grazie alla lotta sindacale e alla solidarietà della città di Genova, oggi ci sono posti di lavoro che altrimenti sarebbero stati a rischio - prosegue la nota -. E' preoccupante che in un periodo di mobilitazioni dei lavoratori contro la crisi, per il diritto al lavoro, alla sicurezza e ad un giusto salario, le norme restringano lo spazio di democrazia sindacale che incontra il consenso dei cittadini che si uniscono per difendere il cuore industriale di Genova". La Fiom-Cgil afferma che "scioperi e manifestazioni per difendere e promuovere il lavoro non possono mai costituire reato perché il lavoro è fondamento della nostra Repubblica come ci indica il primo articolo della Costituzione - continua De Palma -. La Fiom-Cgil esprime piena solidarietà e vicinanza ai lavoratori Ansaldo Energia. Continueremo a sostenere la loro lotta e tutte le lotte che i lavoratori metteranno in campo sul territorio nazionale per affermare il lavoro con diritti. Invitiamo la società civile e democratica, il mondo delle associazioni e tutte le strutture della Fiom-Cgil a manifestare nei modi più diversi la propria vicinanza: non lasceremo soli i lavoratori".
Benifei, 'preoccupazione per le condanne dei lavoratori Ansaldo'
"Apprendo con grande preoccupazione la notizia delle pesanti condanne di cinque lavoratori di Ansaldo Energia a Genova per le manifestazioni in difesa dei posti di lavoro dell'azienda nell'ottobre 2022. Pur ribadendo la fiducia nel lavoro della magistratura, la sentenza preoccupa per la gravità delle condanne e per i possibili risvolti che potrebbe avere sulla libertà di sciopero e di mobilitazione sindacale nel nostro Paese". Lo dichiara il capodelegazione degli eurodeputati del Partito Democratico al Parlamento Europeo Brando Benifei "Esprimo la mia piena solidarietà ai lavoratori coinvolti, fiducioso che il ricorso in Corte d'Appello possa portare a un risultato che non sia la condanna di chi si mobilitava in difesa dell'interesse collettivo, - evidenzia Benifei - ovvero la tutela del lavoro in un'azienda strategica per la nostra città, per la Liguria, per l'Italia e per tutta l'Unione Europea. Se oggi in Ansaldo si guarda con più serenità al futuro è anche grazie a quella mobilitazione".
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