Il Consiglio di amministrazione del
Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop
riconferma Domenico Raimondo alla presidenza. Si completa così
la nuova governance del Consorzio, "all'insegna della
compattezza d'azione - si legge in una nota - per affrontare le
sfide future".
Nella seduta di insediamento del CdA, eletto lo scorso 25
ottobre, si è tenuta la votazione per i vertici del Consorzio.
Oltre che per Raimondo, la conferma è arrivata anche per la
vicepresidente in quota trasformatori, Silvia Mandara, mentre
cambia il vicepresidente per gli allevatori, ruolo affidato a
Davide Letizia. Resteranno in carica per il prossimo triennio.
"Una scelta che punta a garantire - è detto nel comunicato - un
timone saldo alla guida del Consorzio, in una congiuntura
storica ed economica complessa, che mette a rischio la
redditività del comparto".
Raimondo inizia così il suo quinto mandato alla guida del
Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop. Ha
52 anni, salernitano di Bellizzi e rappresenta la quarta
generazione in famiglia di maestri casari. "Continueremo a
mettere in campo un bel gioco di squadra, con l'obiettivo di
affrontare con determinazione e lungimiranza gli scenari che
abbiamo di fronte", commenta. "Il voto dei soci - aggiunge
Raimondo - ha portato alla nascita di un CdA fortemente
caratterizzato dalla presenza di giovani, con 8 componenti su 11
che hanno un'età media di 37 anni. Un dato che rispecchia il
passaggio generazionale che sta vivendo l'intera filiera.
Proprio a questi giovani chiederò il massimo impegno e
contributo di idee per costruire il Consorzio del futuro".
Raimondo analizza anche l'attuale scenario del comparto:
"Viviamo in un contesto notevolmente mutato ancora una volta e
rapidamente. Siamo investiti da cicliche crisi: Covid, guerra in
Ucraina e a Gaza stanno cambiando il mondo e finora, oltre al
disastroso carico di morte, hanno provocato anche un'ondata
inflazionistica che ha ridotto la redditività di tutto il nostro
comparto. Su questo bisogna lavorare con tutti gli attori della
filiera, compresa la grande distribuzione". Il presidente indica
quindi la strada che seguirà il Consorzio: "Ci aspettano sfide
importanti su sostenibilità, qualità, innovazione e formazione.
In questo periodo di grandi trasformazioni, noi lavoreremo
sempre più per assicurare il futuro della filiera, formando
nuove generazioni di casari grazie alla Scuola che abbiamo
fondato. Inoltre, le aziende socie sono impegnate in prima fila
sul tema cruciale della sostenibilità. Si tratta di investimenti
sempre più necessari sia per soddisfare le richieste della
domanda sia per contrastare anche gli aumenti dei costi
energetici. Dalla riforma dell'Ue sulle Indicazioni Geografiche,
ormai in dirittura d'arrivo, ci aspettiamo meno vincoli
burocratici, decisioni rapide e più poteri ai Consorzi di
Tutela. Siamo noi - conclude - che conosciamo il comparto, le
sue dinamiche e non possiamo aspettare tempi indefiniti per
essere al passo con i tempi".
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