Bologna in prima linea per la
sicurezza alimentare: il Comune e la Città metropolitana hanno
varato la Politica alimentare urbana e metropolitana (Paum), con
l'obiettivo di rendere accessibile a tutte le persone
un'alimentazione sana, equa, sostenibile e appropriata. Lo ha
presentato in Comune l'assessore all'Agricoltura e
Agroalimentare, Daniele Ara. Il 5 marzo sarà pubblicato online
un avviso pubblico per costruire "il tavolo della democrazia
alimentare - ha detto - rivolto non solo ai produttori ma anche
ad associazioni e corpi intermedi che hanno a che fare con il
cibo, per dire che dalle città parte una nuova idea di consumi
sostenibili che sono traino di un nuovo modello di agricoltura".
"Bologna fa un ulteriore passo avanti - aggiunge Ara - e
grazie all'esperienza di Last Minute Market e tante altre, pone
il tema del diritto al cibo di qualità che deve essere alla
portata di tutti. Noi siamo anche la città di Caritas, Antoniano
e Cucine Popolari e di un grande movimento solidaristico che si
collega con il tessuto produttivo e si collega con i servizi
sociali per dare dignità alle persone - conclude - Questo è uno
dei tasselli importanti della nostra politica del cibo".
"C'è una tensione molto forte a livello agricolo e
alimentare", spiega il professor Andrea Segré, consigliere
speciale del sindaco per le politiche alimentari urbane e
metropolitane. "Da una parte gli agricoltori stanno protestando
perché non riescono a coprire i costi di produzione e dall'altra
i consumatori sprecano, e anche tanto. Secondo il nostro
osservatorio per l'Italia nel 2023 ci sono stati sprechi per
circa 7 miliardi di euro - prosegue - mentre i più poveri
consumano meno ma peggio". Per Segré, quindi, "il tavolo della
democrazia alimentare avrà il compito di scrivere un manifesto
del diritto al cibo, già contenuta nella Dichiarazione
universale dei diritti umani, che vorremmo che Bologna
riconoscesse".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA