I detenuti diventano sarti e
cuciono il classico saio francescano per i frati. L'iniziativa
della cooperativa sociale 'Giorni Nuovi' di Modena (aderente a
Confcooperative Terre d'Emilia) porta alla Casa di Reclusione di
Castelfranco Emilia, appunto nel Modenese, la stessa struttura
dove da tre anni e mezzo è in funzione un 'ostificio', ovvero
una 'fabbrica' delle ostie. A raccontare l'esperienza è la
stessa Confcooperative:
"Un detenuto originario del Gambia, che nel suo paese aveva
imparato il mestiere di sarto, confeziona il saio francescano in
collaborazione con due sarte volontarie - spiega il presidente
di Giorni Nuovi Francesco Pagano - Il tessuto lo compriamo a
Modena e Carpi, i clienti invece sono frati di vari conventi
italiani. L'idea di produrre il saio ci è stata suggerita dal
cappellano della Casa di reclusione di Castelfranco, che è un
frate francescano". Presto sempre nella Casa di Reclusione di
Castelfranco Emilia saranno realizzati anche tuniche per la
prima comunione e per i diaconi.
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