Un uomo di 42 anni, imprenditore
edile e residente da anni nel Riminese, è stato arrestato questa
mattina dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di
custodia cautelare in carcere del gip Raffaella Ceccarelli,
vista la richiesta del sostituto procuratore Davide Ercolani,
per maltrattamenti in famiglia e detenzione illegale di arma da
fuoco. Secondo le indagini dei carabinieri, il 42enne avrebbe
più volte tentato di strangolare la moglie, dopo averla
picchiata anche davanti ai figli. Litigi causati dalla volontà
di separasi della donna e non accettata dal marito.
L'uomo in più occasioni l'avrebbe minacciata di morte se lei
lo avesse lasciato. In un'occasione mentre la moglie era al
telefono con i carabinieri dopo una scenata e un'aggressione, il
marito l'aveva minacciata di fare una strage se non avesse
interrotto la comunicazione. In un'altra occasione, la donna lo
aveva sorpreso ad arrampicarsi dalla finestra fino alla propria
camera da letto, quando già vivevano da separati in casa, per
tentare di aggredirla. Inoltre stando alle risultanze
dell'indagine, l'imprenditore aveva piazzato delle telecamere
nascoste in casa per poter avere prova filmata di alcuni
comportamenti della donna. In casa i carabinieri gli hanno anche
trovato una pistola Beretta con proiettili.
"Il mio assistito non sapeva neanche dell'esistenza di quella
pistola che chiunque avrebbe potuto piazzare nel luogo dove
l'hanno trovata - ha spiegato l'avvocato difensore
dell'indagato, Sharon Baiocco -. E' un imprenditore di origine
albanese perfettamente integrato che vive da anni in Italia dove
sono nati i tre figli. I comportamenti che gli vengono
attribuiti sono stati esagerati perché rientrano in un periodo
in cui la coppia si stava separando".
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