"Esprimiamo apprezzamento verso il Governo italiano per gli importanti passi avanti fatti in termini di semplificazione dei processi autorizzativi - ha detto Alessandro Ceschiat, portavoce dell'Alleanza -. Un intervento fondamentale risiede nella razionalizzazione della fase di valutazione dell'interesse archeologico, che viene oggi spostata a valle dell'iter autorizzativo, anziché a monte, riducendo così notevolmente i tempi dell'istruttoria. Importante anche il potenziamento della commissione tecnica VIA-VAS e della Commissione PNRR-PNIEC, che erano in difficoltà a causa dell'importante carico di lavoro assegnato a fronte del ristretto numero di personale a disposizione. Novità incisiva, infine, è quella legata alle semplificazioni per gli impianti da realizzare su aree industriali, nonché la riduzione dei termini di conclusione del procedimento di autorizzazione unica (AU) a 150 giorni, comprensivi dei termini per l'espressione del parere VIA. Ora il Parlamento, in sede di conversione del decreto legge, può supportarci e contribuire a perfezionare e migliorare ulteriormente il testo governativo".
L'Alleanza per il Fotovoltaico auspica quindi un miglioramento delle tempistiche dell'iter autorizzativo per la costruzione degli impianti: "Oggi i termini sono fissati a 150 giorni sulla carta, nella realtà ci vuole molto di più per autorizzare un impianto su aree non vincolate e prive di pregio.
Sulle aree vincolate i tempi diventano ancora più lunghi. Dato per acquisito il ruolo fondamentale delle soprintendenze, è importante che il loro contributo sia richiesto solo laddove realmente necessario, qualora vi siano effettivamente siti da preservare".
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