"Nella mia proposta avanzata in
cabina di regia il tempo del mandato per il commissario era di
tre anni. Che scada a dicembre o che venga rinnovato, non è
tanto importante la durata, quanto le competenze e i poteri che
gli si affidano. Siamo tutti animati dal senso di
responsabilità". Così in una intervista al Sole 24 Ore il
ministro del Mare e della Protezione Civile Nello Musumeci. Il
decreto legge sull'acqua potrebbe essere approvato martedì 28 in
Cdm, afferma: "È probabile che venga adottato la prossima
settimana. Ripeto: c'è la volontà condivisa di procedere in
tempi rapidi. Consapevoli, però, che una programmazione seria
degli interventi non può che svilupparsi in un orizzonte di
medio e lungo periodo". Rispetto all'opposizione "ci vuole
coraggio a dare lezioni di celerità. Dopo essere stati inerti
per undici anni al governo parlano oggi di ritardi a un
Esecutivo che si è insediato appena cinque mesi fa?". Oggi il
governo vuole "semplificare per accelerare. Penso per esempio
alle norme per lo svuotamento delle dighe per liberarle di
fanghi, detriti e sabbie". Sulle infrastrutture idriche "saranno
ascoltati i 12 commissari attuali per mettere a fuoco gli
ostacoli incontrati nella loro attività ed eliminare i colli di
bottiglia. Credo che al di là dell'emergenza siccità tutto il
settore abbia bisogno di un riordino. Troppi enti chiamati a
concorrere, spesso senza dialogare tra loro". In merito
all'acqua potabile "Sulla desalinizzazione dobbiamo verificare
nei prossimi mesi il rapporto tra utilità e costo".
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