Nel testo, si raccomanda a tutti gli utilizzatori d'acqua e, in particolare, agli utenti in ambito agricolo, oltre che ai gestori e proprietari di giardini e parchi, di usare le risorse idriche "in modo parsimonioso, sostenibile ed efficace e limitare il consumo al minimo indispensabile".
I gestori degli acquedotti idropotabili pubblici sono anche chiamati a prevedere uno scaglionamento o una turnazione dei prelievi d'acqua particolarmente elevati ed a informarne gli utenti, tra cui i gestori di piscine o i proprietari di grandi giardini. I coltivatori di frutta e vigneti, a causa della forte carenza d'acqua, dovranno attivare l'irrigazione antibrina solo in caso di assoluta necessità. L'ordinanza proibisce qualsiasi tipo di innevamento tecnico.
Il provvedimento viene trasmesso ai Comuni che provvedono alla pubblicazione e vigilano sul rispetto delle prescrizioni nell'ambito dell'approvvigionamento idropotabile. Analogamente l'ordinanza viene trasmessa alle stazioni forestali, che sorvegliano il rispetto delle prescrizioni sull'irrigazione agricola e comunicano eventuali contravvenzioni all'Ufficio gestione sostenibile delle risorse idriche.
I controlli sulle derivazioni d'acqua nel periodo di derivazione concesso e al rispetto del deflusso minimo vitale prescritto vengono intensificati.
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