La Federazione nazionale dei chimici
e dei fisici, alla vigilia della Giornata mondiale dell'acqua,
istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1992
(che si celebra domani, 22 marzo) fa sapere, in una nota, di
avvertire "più forte che mai l'obbligo morale di sensibilizzare
la società verso una tematica di vitale importanza come questa,
consapevoli che tutto ciò che faremo oggi per la tutela delle
risorse naturali - ed in particolare dell'acqua - lo stiamo
facendo per le generazioni future. Il fulcro è la creazione di
una nuova cultura, che sia incentrata su comportamenti
responsabili, rispettosi degli equilibri naturali, coscienti che
le risorse non sono illimitate, ma vanno gestite con cura, e che
la conoscenza di questo bene essenziale porti alla profonda
consapevolezza del suo valore", si legge. Per i professionisti
vi sono "alcuni strumenti disponibili, come lo sviluppo
sostenibile, altri sono in corso di realizzazione, come il
progetto proposto da Ispra, il cui obiettivo è quello di creare
una infrastruttura in grado di collegare dati ambientali con
quelli sanitari, informazioni necessarie per intervenire
concretamente nella gestione delle risorse".
Una "solida cultura di cooperazione e di sensibilizzazione al
valore universale del diritto all'acqua è una condizione
essenziale per una consapevole sostenibilità della gestione
dell'acqua, risorsa essenziale per l'ambiente e per il progresso
economico e sociale. I chimici e i fisici sono, dunque, i
promotori di una società attenta ai temi dello sviluppo,
consapevole dell'interesse comune ad una gestione solidale delle
risorse naturali" ed "operano per costruire consenso intorno
alle proposte di effettiva cooperazione e divulgazione di
modelli intelligenti di gestione della risorsa", termina la nota
della Federazione.
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