"Svolgere programmi di
integrazione con la cultura locale è la base per l'accoglienza
perché permette a chi accoglie di capire chi è accolto": lo ha
detto stamani, a Potenza, in chiusura della due giorni in terra
lucana, Jody Williams, premio Nobel per la pace nel 1997 e
presidente della "Fondazione Città della Pace", che ha
incontrato alcuni alunni delle scuole che ospitano i bambini
rifugiati a Potenza.
Nel capoluogo lucano sono 50 i rifugiati, di cui 21
minorenni, che frequentano diversi istituti scolastici
cittadini, ospiti del progetto Sai del Comune di Potenza,
gestito da Arci Basilicata con Consorzio Officine Solidali e la
cooperativa sociale La Mimosa. Con Williams c'era anche
l'attivista Samia Nkrumah, considerata una delle donne più
influenti dell'Africa. "Il potenziamento dei diritti delle donne
- ha detto quest'ultima - è questione essenziale in tutto il
mondo e ha come base l'educazione che parta dalle scuole e che
coinvolga istituzioni, mondo del lavoro, le organizzazioni non
governative, attraverso un sistema e uno sviluppo di questa
coscienza a livello globale".
Williams ha accompagnato sabato scorso in Vaticano cinque
ragazzi di due famiglie ospitate a Lauria e Brienza (Potenza) al
World Meeting on Human Fraternity, e i temi trattati
nell'incontro con Papa Francesco sono stati alla base
dell'incontro di Potenza, al quale sono intervenute anche le
famiglie di diversa nazionalità ospitate in città.
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