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Avanzo record nel 2023 per la Cdc a 894 milioni
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In collaborazione con Cassa Dottori Commercialisti
Patrimonio della Cassa dottori commercialisti è di 11,4 miliardi
Il Dg Angeletti, il presidente Distilli, il vicepresidente Pirotta e l 'ex presidente Meconcelli - RIPRODUZIONE RISERVATA
ANSAcom - In collaborazione con Cassa Dottori Commercialisti
Un risultato economico positivo senza precedenti, nel 2023, per la Cassa dottori commercialisti (Cdc): l'avanzo corrente, recita, infatti, il Bilancio consuntivo per l'anno passato approvato dall'Assemblea dei delegati dell'Ente, è pari a 894 milioni, cifra che ha permesso alle riserve patrimoniali di oltrepassare gli 11,4 miliardi, in crescita del 8,5%, rispetto al 2022.
Durante il XIV Forum in previdenza dell'Istituto pensionistico privato presieduto da Stefano Distilli, sono stati messi in risalto anche dal vicepresidente Michele Pirotta e dal direttore generale Fabio Angeletti altri numeri tratti dall'esercizio del 2023: salgono, tra l'altro, è stato sottolineato, i ricavi da contributi, con un incremento del 10,4%, al paragone col 2022, e ciò consente alla Cassa di superare, anche quest'anno, la soglia di un miliardo di euro.
Con particolare rilievo, inoltre, è stata affrontata la questione dei versamenti 'aggiuntivi' da parte degli associati, giacché nel 2023 ancora più iscritti hanno scelto di versare un'aliquota contributiva media maggiore, rispetto a quella del precedente anno. "Il dato medio, pari al 13,91%, consolida il 'trend' di crescita costante anno su anno che ha caratterizzato l'ultimo decennio e mette in evidenza", spiegano dalla Cdc, "una sempre maggiore consapevolezza e sensibilità dei dottori commercialisti verso l'importanza della pianificazione del loro futuro previdenziale, attraverso il versamento di maggiori contributi allo scopo di accrescere l'adeguatezza delle prestazioni future".
Al 31 dicembre scorso, a seguire, 33,5 milioni sono stati destinati alle misure di welfare, con un'ascesa di circa il 18,4% in un anno, laddove sono state estese le iniziative di "welfare strategico" della Cassa, che vanno a supportare gli iscritti in tutte le fasi della vita, investendo pure sulla loro crescita professionale con iniziative specifiche su aggregazioni e formazione, ma favorendo anche la conciliazione vita-lavoro.
Un impegno incessante, ha affermato Distilli, che "testimonia il ruolo sempre più centrale dell'Ente, a 30 anni dalla privatizzazione delle Casse, nel prevedere, accompagnare e anticipare i bisogni degli associati secondo i principi di autonomia, equità e sostenibilità che ci devono sempre contraddistinguere", ha concluso il presidente.
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