Il nesso tra clima, alimentazione e
salute assieme alle opportunità e alle innovazioni legate alla
cooperazione tra settori e professionalità diverse sono state al
centro della prima giornata dell'European Innovation for
Sustainability Summit.
Organizzato e ospitato dall'European Institute of Innovation
for Sustainability (Eiis), in collaborazione con il Fondo
Internazionale dello Sviluppo Agricolo (Ifad) delle Nazioni
Unite e con il supporto istituzionale del Parlamento Europeo, il
Summit riunisce oltre 80 relatori da tutto il mondo. Tra questi
il Presidente di IFAD Alvaro Lario, la Vice Presidente della
Banca Europea per gli Investimenti Gelsomina Vigliotti, Jeffrey
Sachs della Columbia University, lo chef Bruno Barbieri.
L'Istituto e l'agenzia dell'Onu hanno annunciato la firma di
un memorandum d'intesa che prevede la cooperazione in attività
formative volte a promuovere e sostenere l'evoluzione delle
capacità organizzative e delle competenze in materia di
innovazione, sviluppo rurale e sostenibilità.
"La sostenibilità è un impegno e questo impegno deve essere
riconosciuto agli agricoltori," ha sottolineato
l'amministratrice delegata di illycaffé Cristina Scocchia
parlando della filiera globale del caffè.
"I rapporti all'interno della filiera devono essere forti",
ha detto l'a.d. di Mutti, Francesco Mutti, aggiungendo che
questa è una condizione indispensabile assieme a partnership
atte a perseguire gli obiettivi di sostenibilità.
Per parte sua il country Manager di Findus Italy Nomad Food,
Renato Roca, ha dichiarato che l'obiettivo del gruppo è
raggiungere "nel prossimo biennio" il 100 per cento del pescato
da pesca sostenibile e certificata come tale.
La vice president e managing director del Gruppo Mondelēz
International in Italia, Silvia Bagliani, ha sottolineato il
"valore fondamentale dell'innovazione nell'ambito della
sostenibilità" e in tutti i programmi collegati, come il patto
della filiera che il gruppo ha sviluppato a partire dal 2008.
Anche per il riciclo la collaborazione di tutti è
fondamentale, ha detto la direttrice generale di Conai, Simona
Fontana, per la quale "non c'è sostenibilità se non c'è
responsabilità" dei consumatori come delle aziende.
"Lavoriamo molto con gli istituti di ricerca per aver
maggiore conoscenza scientifica e trasmetterla a chi opera sul
territorio", ha detto il general manager di Ferrero Hazelnut
Company, Marco Botta ,"queste attività sono volte a preservare
la qualità perché la grande sfida delle filiere è quella di far
fronte ai cambiamenti climatici che mettono a rischio la
qualità".
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