Con l'avvio dal primo febbraio scorso
della fornitura di energia rinnovabile, entra a pieno regime
Renewability, il primo modello di "comunità energetica remota"
in Italia, che consente ai propri soci di investire in impianti
rinnovabili in forma aggregata e di approvvigionarsi
dell'energia prodotta dagli impianti di proprietà della Società
consortile stessa.
Complessivamente, si legge in una nota, gli impianti
consentiranno ai soci di ricevere fisicamente oltre 50.000 Mwh
all'anno di energia, che contribuirà alla riduzione
dell'impronta emissiva di carbonio dei soci.
La società ha recentemente completato e messo in esercizio i
primi parchi fotovoltaici sviluppati nel 2023 in Abruzzo per
complessivi 13,33 Mw. A breve effettueranno il primo parallelo
anche gli impianti finanziati in Lazio ed in Sicilia, per
complessivi 14,55 Mw. Tra i soci anche Bracco, leader mondiale
nell'imaging diagnostico.
"Il progetto innovativo consente ai consumatori di diventare
prosumer a distanza e rappresenta una soluzione complementare o
alternativa rispetto ai contratti Ppa (Power Purchase Agreement,
ossia contratti di lungo periodo di acquisto di energia
rinnovabile da asset di terzi) che faticano a diffondersi in
Italia - spiega Renewability - Attraverso il veicolo consortile,
il socio investe in asset fisici acquisendo il diritto di
ricevere l'energia prodotta dalla propria quota di impianti e
paga in bolletta solo i costi operativi secondo una logica che
non ha alcun legame con i prezzi di mercato. Complessivamente il
socio - per tutta la vita utile degli impianti - ha un costo
dell'energia pari a circa 60 euro a Mwh, ossia circa il 40%
inferiore rispetto al prezzo attuale dell'energia".
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