Le perdite inoltre, secondo Swiss Re,
crescono ad un ritmo maggiore dello sviluppo economico. Dal
1994 infatti, i danni assicurati da catastrofi naturali,
parametrati all'inflazione, hanno registrato un +5,9% all'anno
mentre il pil globale ha segnato +2,7%. In altre parole, negli
ultimi 30 anni, le perdite economiche per catastrofi naturali in
rapporto al pil sono raddoppiate.
"Anche senza l'eccezionale Uragano Ian che ha colpito la
Florida, il 2023 riconferma il trend di perdite crescenti,
dovuto a sempre più asset in regioni vulnerabili, quindi
all'urbanizzazione," dice Jérôme Haegeli, capo Economista di
Swiss Re. "Dobbiamo considerare anche l'intensificazione dei
rischi legati al clima"
"Con l'aumentare dei rischi meteorologici a causa dei
cambiamenti climatici, la valutazione del rischio e i premi
assicurativi devono adeguarsi - dice Moses Ojeisekhoba, Swiss
Re's CEO Global Clients & Solutions - e in prospettiva dobbiamo
concentrarci su come ridurre le perdite, in uno sforzo congiunto
tra settore privato, settore pubblico e della società in
generale. Siamo di fronte ad un mondo dove i fenomeni
atmosferici sono sempre più intensi e dobbiamo assolutamente
adeguarci".
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