"Stop al Nuovo Codice della Strage" è
il nome della mobilitazione che fino al 12 marzo si tiene in
numerose città italiane contro la riforma del Codice della
Strada voluta dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini,
ora in discussione in Parlamento. L'iniziativa parte dalla
piattaforma #Città30Subito, a cui si uniscono numerose
associazioni e attivisti di tutta Italia. Sono previste
manifestazioni a Bologna, Torino, Milano, Padova, Firenze,
Modena, Roma, Napoli, Lecce, Perugia, Varese.
"La riforma viene proposta 'per salvare vite in strada' -
scrive in un comunicato la Fiab (Federazione italiana ambiente e
bicicletta), che aderisce alla piattaforma -, ma nella sostanza
prefigura il persistere della strage. Infatti, limita
pesantemente l'autonomia di azione delle amministrazioni
comunali, attacca e depotenzia Ztl, aree pedonali, sosta
regolamentata, controlli elettronici e mobilità ciclistica".
"La proposta di riforma da una parte promuove
"misure-vetrina" - prosegue la Fiab -, come l'inasprimento di
alcune pene o l'alleggerimento delle limitazioni ai
neopatentati, e dall'altra strizza l'occhio a chi vìola
sistematicamente le regole. Vengono meno i presupposti per la
tutela di chi è più vulnerabile e si indebolisce la convivenza
tra i diversi utenti della città. Misure inefficaci e dannose,
che non migliorano le norme attuali, e addirittura vanno ad
aggravare la situazione".
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