"Con il 61% di lavoratrici donne, il
42% dei soci e il 27,2% di governance femminile con donne alla
guida, le imprese di Confcooperative contribuiscono
all'empowerment femminile. Non è un punto di arrivo, ma di
partenza per mettere concretamente in pratica il messaggio
lanciato dall'Onu in occasione della Giornata internazionale
della donna "Investire nelle donne: accelerare il progresso". Un
programma che individua cinque aree chiave per garantire che le
donne non siano lasciate indietro". Lo evidenzia Anna Manca,
vicepresidente di Confcooperative e presidente della Commissione
dirigenti donne dell'organizzazione.
"Bisogna moltiplicare gli sforzi per rendere sempre più
compatibile il lavoro con gli impegni familiari perché nessuna
donna debba scegliere tra la propria realizzazione professionale
e carichi di welfare in famiglia - aggiunge Maurizio Gardini
presidente di Confcooperative - ancora oggi almeno 1 donna su 4
lascia il lavoro per occuparsi di un minore o un anziano in
casa. È necessario strutturare nuove reti di welfare che possano
affiancare le famiglie e nello specifico le donne lavoratrici».
"Investire nelle donne è una pietra angolare per costruire
società inclusive. Orientare le spese di welfare per rafforzare
i servizi pubblici essenziali e la protezione sociale verso le
lavoratrici - conclude Anna Manca - sono sicuramente due punti
chiave per investire sulle donne e favorirne crescita e
progresso".
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