Il Consiglio dell'Ue ha deciso
oggi di prorogare per altri due anni, fino al 31 marzo 2026 , il
quadro delle misure restrittive in considerazione della
situazione in Bosnia-Erzegovina. Lo comunica lo stesso Consiglio
in una nota.
Con tale proroga, l'Ue manterrà la sua capacità di imporre
misure restrittive mirate a individui o entità che minano la
sovranità, l'integrità territoriale, l'ordine costituzionale e
la personalità internazionale della Paese balcanico. Misure
restrittive possono essere imposte anche contro chi minaccia
seriamente il quadro della sicurezza nel Paese o minano gli
accordi di pace di Dayton. Le misure restrittive previste da
questo quadro consistono nel congelamento dei beni, nel divieto
di mettere a disposizione fondi e nel divieto di viaggio nell'Ue
per le persone fisiche.
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