STRASBURGO - Il Parlamento europeo ha portato da 8 a 16 le pratiche sleali che dovranno essere obbligatoriamente sanzionate a livello nazionale, appena la direttiva Ue sarà recepita nei singoli Stati membri. Inoltre, questi divieti potranno essere estesi a livello nazionale per regolamentare altre inefficienze e iniquità nella filiera alimentare. Non ultimo, sono tenuti a rispettare le nuove norme anche gli operatori con sede al di fuori dell'Unione.
Le pratiche da sanzionare armonizzate in tutti gli Stati membri sono:
- ritardi nei pagamenti per prodotti deperibili;
- modifiche unilaterali e retroattive dei contratti;
- cancellazione di ordini e prodotti deperibili con breve preavviso;
- pagamento per deterioramento di prodotti venduti e consegnati;
- imposizione di pagamenti per servizi non correlati alla vendita;
- rifiuto di concedere un contratto scritto se richiesto;
- abuso di informazioni confidenziali;
- ritorsioni commerciali o minaccia per denuncia di pratiche sleali;
- pagamento per gestione reclami non dovuti dal fornitore;
- restituzioni di prodotti invenduti o sprecati;
- pagamento per immissione di prodotti sul mercato;
- pagamento di spese promozionali, pubblicitarie ed advertising;
- pagamento di gestione del prodotto una volta consegnato.
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