(ANSA) - CASERTA, 04 MAG - Sono centinaia le firme raccolte
in meno di due mesi con la Petizione "Difendiamo gli alberi
dell'Oasi di Via Feudo di S. Martino a Caserta". Promossa da 20
associazioni, tra cui anche quelle ambientaliste di livello
nazionale (Legambiente, Lipu, Italia Nostra), la petizione è
nata per scongiurare la costruzione di un parcheggio interrato
presso l'Oasi di via Feudo di S. Martino, nel cuore del
quartiere Acquaviva, zona sud della città capoluogo, dove sorge
un ampio giardino comunale, l'unico di questo tipo nell'intero
quartiere, che conta decine di alberi a medio ed alto fusto a
rischio abbattimento o espianto se il parcheggio venisse
realizzato. Le firme raccolte verranno presentate
all'iniziativa che si terrà domani 5 maggio (ore 18) presso la
Villetta di via Arno, un bene comune curato da tanti cittadini
ed associazioni, adiacente all'Oasi; le firme verranno
protocollate al Comune di Caserta e al Ministero delle
Infrastrutture.
Il parcheggio interrato è uno degli interventi finanziati dai
fondi PINQUA - Piano Innovativo Nazionale Qualità dell'Abitare -
che il Ministero per le Infrastrutture ha affidato al Comune di
Caserta nell'ambito del PNRR; si tratta di 14.5 milioni di euro
per il quartiere Acquaviva di cui un terzo da usare per il
parcheggio. "L'obiettivo del Pinqua - spiega Virginia Crovella
del Comitato Città Viva - dovrebbe essere di aumentare la
qualità dell'abitare, senza consumo di suolo, favorendo la
mobilità sostenibile, riqualificando le case popolari, la cui
cura è oggetto della Petizione; il progetto preliminare
finanziato dal Ministero prevedeva di riqualificare i cortili
delle case popolari di via Trento; cortili che sembrano invece
scomparire dal progetto definitivo messo in atto dal Comune.
Domani - aggiunge la Crovella - oltre alle firme, verranno
presentate alla città alcune mappe che illustrano come potrebbe
essere questo giardino comunale, se fosse interamente
riqualificato non tramite un parcheggio, bensì tramite funzioni
aggregative e di valorizzazione dell'importante patrimonio
arboreo presente. Proporremo di unire l'Oasi all'adiacente
Villetta di via Arno, 'bene comune' da 6 anni: due giardini
comunali, separati unicamente da un muretto divisorio che, se
rimosso, regalerebbe al quartiere il primo Parco verde curato e
gestito da una rete di 20 associazioni". (ANSA).