(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 10 LUG - Papa Francesco ha
ricevuto stamane in udienza nel Palazzo Apostolico Vaticano i
dirigenti e i calciatori del Real Club Celta di Vigo (Spagna).
"Sono lieto di accogliervi in questa celebrazione del primo
centenario di questa società sportiva. Ho ripetuto più volte che
lo sport è un motivo e un'opportunità per riscoprire e
promuovere molti valori della nostra società e, in questo senso,
incontrare un club 'galiziano' è per me qualcosa che evoca così
tante esperienze che da argentino vissuto nella mia stessa
carne", ha detto il Papa nel suo discorso in spagnolo.
"Se avete notato - ha proseguito -, i vostri colori sono
quelli della Vergine Immacolata e anche quelli della maglia
argentina, quasi come se nostra Madre volesse legarsi tra le due
sponde di questo grande oceano che, più che separarci, ci ha
uniti, affinché non la dimentichiamo". "E questa è la storia di
tanti migranti arrivati in Argentina", ha sottolineato il
Pontefice: "in qualche modo potremmo dire che il cuore
dell'umanità è formato da tutti quei pezzi che, restando e
andandosene, ci ricordano nel modo più intimo che siamo tutti
uniti; che siamo pellegrini in questo mare tempestoso
dell'esistenza".
Secondo Francesco, "a volte ci capita di lavorare tanto,
litighiamo, vogliamo essere felici, vincere, dimostrare il
nostro valore. "Le radici però sono importanti - ha aggiunto -,
sono quelle che ci danno senso, le vostre ci raccontano di una
terra che non si chiude al fratello che arriva pellegrino, e a
gente capace di lasciare tutto per lanciarsi ad affrontare le
più alte imprese". "Che il lavoro di squadra sia importante - ha
detto ancora il Papa -: quando non si lavora in squadra nel
mondo dello sport, perdono tutti".
"E non voglio concludere senza menzionare un lavoro, un
aspetto che è faticoso, ma che va sempre mantenuto - ha
osservato Francesco -: la dimensione amatoriale. Quando lo
sport, in questo caso il vostro, perde questa dimensione
'amatoriale', dilettantistica, non ha senso, diventa commerciale
o semplicemente asettico, senza passione. Per favore, mantenete
questa mistica 'amatoriale'. Non perdere mai la dimensione
amatoriale". (ANSA).