Una possibile cura per il diabete
autoimmune nei bambini è stata individuata da Ursula Grohmann e
Ciriana Orabona, con la collaborazione delle ricercatrici Giada
Mondanelli e Maria Teresa Pallotta e di tutto il gruppo di
ricerca di Farmacologia del dipartimento di Medicina
sperimentale dell'Università di Perugia. La ricerca è stata
pubblicata sulla rivista internazionale Journal of Clinical
Investigation-Insight. In base ai risultati, è possibile
prevedere una terapia personalizzata ed efficace per una cura
definitiva del diabete giovanile. Le scienziate perugine hanno
identificato un importante difetto di IDO1, un enzima a potente
azione immunosoppressiva, nelle cellule del sangue della
maggioranza dei bambini affetti da diabete autoimmune, che in
Italia conta circa 700 nuovi esordi all'anno. Lo studio, con il
contributo del S.M. della Misericordia e dagli ospedali Bambin
Gesù, Meyer e Necker di Parigi, è stato condotto grazie ad un
finanziamento europeo ottenuto dalla professoressa Grohmann.
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