L'Alto Adige continua a imporsi a
livello internazionale come una delle film location più
apprezzate, e la conferma arriva dal secondo call 2018 per il
finanziamento di progetti cinematografici. La giunta provinciale
ha dato parere positivo alla proposta presentata da Idm Alto
Adige, che prevede il sostegno a 12 tra film e documentari, per
un investimento complessivo di 1,48 milioni di euro.
"Grazie all'effetto Alto Adige - ha sottolineato il
presidente della Provincia, Arno Kompatscher - il finanziamento
sarà però in grado di far rientrare sul territorio quasi 3
milioni di euro sottoforma non solo di valore aggiunto dal punto
di vista dell'immagine turistica, ma anche di occasioni di
lavoro per giovani professionisti locali". La condizione per
ottenere un finanziamento pubblico, infatti, è che le produzioni
reinvestano in Alto Adige almeno il 150% di quanto ricevuto,
anche se in media questa cifra raggiunge addirittura il 180%.
"Chi viene a girare da noi - ha proseguito Kompatscher - sa che
in Alto Adige può contare su professionalità di alto livello che
si sono sviluppate in tutti i settori: dagli artigiani alla
logistica, dagli artisti alle comparse". I giorni di riprese
previsti sul territorio provinciale saranno 115.
Dei 12 progetti finanziati (in allegato i dettagli), 7 sono
italiani, di cui 5 altoatesini, 3 arrivano dalle Germania e 2
dall'Austria. Per quanto riguarda il secondo call 2018, tra i
progetti in cantiere spicca quello del registra austriaco Stefan
Ruzowitzky, premio Oscar per il miglior film straniero (Il
falsario - Die Fälscher) nel 2008, che girerà a Solda una parte
delle scene di Narziss und Goldmund, trasposizione
cinematografica del romanzo "Narciso e Boccadoro" di Herman
Hesse. La regista e sceneggiatrice bolzanina Evi Romen, invece,
è alla guida della produzione austriaca di Disco, film
drammatico ambientato tra l'Alto Adige e Roma, mentre tra i
progetti made in Italy da segnalare L'uomo senza gravità di
Marco Bonfanti che nel cast provvisorio prevede anche la
partecipazione di Elio Germano. Per quanto riguarda i progetti
locali, invece, prosegue la trilogia di Reinhold Messner sulla
storia dell'alpinismo (titolo provvisorio: Mord am Unmöglichen),
da segnalare anche Luca+Silvana del regista Stefano Lisci
(autore di Bar Mario) prodotto dalla Cooperativa 19. Di
produzione austriaca, con la regia delle germanica Birgit Sabine
Sommer, infine, il documentario sui 100 anni dell'Alto Adige: il
titolo provvisorio è "Südtirol 1919-2019: Zwei Volksgruppen,
eine Geschichte - Ein Modell für Europa", e dovrebbe essere
trasmesso sull'emittente di stato austriaca Orf.
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